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domenica 6 luglio 2008

Racconti - Polvere di stelle - Quarta parte

Quando Isaiah entrò nell’ufficio, Samuel non potè fare a meno di notare che il volto dell’amico era segnato da un’insolita tensione e da una luce febbrile degli occhi. Pensò che anche lui, come tutti in quei giorni, fosse preoccupato per la brutta piega che rischiavano di prendere gli avvenimenti. Non volendo affrontare subito l’argomento Beth, cercò di avviare la conversazione su temi più ravvicinati. “E’ un gran casino quello che sta succedendo Isaiah. Un vero disastro, non ti pare?” “ La situazione non è mai stata così buona: il disordine è grande sotto il cielo; la gente non sarà più ingannata.” Samuel non riusciva a credere che quelle parole, insensatamente estremistiche, fossero potute uscire dalla bocca di uno dei suoi migliori scienziati. Si, Isaiah era sempre stato, fin dal college, un radical romantico con idee socialiste. Aveva persino, in un certo periodo, espresso simpatie per le Guardie Rosse cinesi, ma era comunque dotato di un cervello di prima grandezza e non poteva non valutare i rischi catastrofici che il mondo stava correndo. Che gli prendeva?
“Maledizione! Si può sapere che vi succede? Tu straparli. La Ryan dice che non governa più le sue reazioni. Mentre l’intero sistema delle relazioni internazionali esplode per via di una infantile desiderio di verità.che si è impadronito dei leader. Piuttosto, sai dirmi qualcosa dei problemi della tua assistente ?” Samuel Lewis aveva quasi urlato quelle parole rivolto all’amico e capì che dopo l’ultima settimana di tensione gli stavano per cedere i nervi. Andò verso il mobile al lato della scrivania. Tirò fuori una bottiglia di whiskey e se ne versò mezzo bicchiere. Stava per accostarlo alla bocca quando le parole di Horowitz lo fulminarono. “ Non è desiderio di verità. E’ l’effetto di una proteina aliena.” “Ma di che diavolo parli, Isahiah? Quale proteina?” “Le particelle microscopiche di polvere riportata dalla sonda contengono una proteina che agisce sull’area del cervello che controlla il nostro sistema di comunicazione. Entra nel nostro organismo attraverso il contatto con la pelle ma anche attraverso le vie respiratorie e raggiunge, con il sangue, il cervello. Deve essere maledettamente potente perché, come puoi ben immaginare, le particelle che volatilizzano non sono numerose. Sulle cavie non hanno mostrato effetti evidenti sul comportamento. Ma i test ci hanno mostrato in modo inconfutabile che la quantità inalata si divide in tre parti pressappoco uguali: una parte si concentra nel cervello l’altre due nel fegato e nell’apparato riproduttore. Non abbiamo fatto esperimenti volontari su cavie umane. Ma non credo che ce ne sia bisogno. Io ed Elisabeth, i primi a lavorare sulla polvere, siamo già contagiati. I nostri comportamenti e quello dei capi di stato sono la conferma della mia ipotesi.”

Samuel Lewis aveva ascoltato le parole dell’amico con uno stralunamento direttamente proporzionale alla serietà della sua esposizione. Via via che riprendeva possesso della sua lucidità non poteva non convenire con lui. Alla luce di quelle informazioni, i comportamenti anomali manifestati da Isaiah stesso nel suo ufficio - il giorno dopo la visita del Presidente - e da Beth al ranch; la serie incredibile di dichiarazioni inaugurata da Bush, seguito a ruota da tutti i capi di stato ai quali avevano magnanimamente donato la polvere della cometa, trovavano una spiegazione logica. Ma se quella era la spiegazione, gli effetti potevano essere ancora più devastanti se non si prendevano immediate contromisure C’era da agire in fretta.e senza perdere tempo. Si sedette e invitò Horowitz a fare altrettanto.

“Isaiah, ascoltami. Dobbiamo predisporre un piano di emergenza. Avvertire la Casa Bianca. Studiare una quarantena ferrea del tuo laboratorio e forse anche del nostro Istituto. Informare tutti i paesi che hanno ricevuto i campioni. Basterà che tutti coloro che sono entrati in contatto con quella maledetta polvere si dimettano dai loro incarichi. Intanto chiederemo subito i fondi per un programma straordinario per la ricerca di un antidoto.” “ Samuel, Samuel aspetta. Non è ancora tutto. I biologi dicono che la presenza della proteina aliena negli apparati riproduttori sta determinando nelle cavie mutazioni cromosomiche degli spermatozoi e degli ovuli. Mentre sembra che l’organismo abbia cominciato a riprodurre la proteina e a disperderla nell’ambiente attraverso i fluidi biologici e la respirazione. Questo significa due cose: ci saranno mutazioni permanenti che modificheranno le caratteristiche cerebrali dei nascituri, che saranno predisposti a dire sempre la verità e che, nel frattempo, il contagio crescerà in forma esponenziale.”
“Mi paiono conclusioni troppo affrettate. Per il momento non sono segnalati casi di contagio trasferito da quelli che sono entrati direttamente a contatto con la polvere. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta, amico mio”
“ Ti sei scopato Elisabeth Ryan, Samuel” – gli chiese Isaiah, guardandolo tranquillamente negli occhi. “ Che cazzo di domanda mi fai? Certo che me la sono scopata. Alla grande, ogni volta che potevo!” Fu la risposta perentoria del direttore dell’USRI, che subito dopo, resosi conto delle proprie parole, sbottò in un lamento : “Mio Dio, Isaiah! Oh mio Dio! ”
“Si, Samuel sei già contagiato. Stai calmo. Se mi dici quando è stata l’ultima volta che hai visto Elisabeth, possiamo provare ad ipotizzare il periodo di incubazione. Ci sarà molto utile per calcolare la velocità di propagazione. Ma prima di chiamare la Casa Bianca, ascoltami. Mi è venuta un’idea.”




Era passato una anno dalla visita di Bush jr all’USRI. Il contagio si era esteso in tutto il mondo. Restava forse qualche sacca intatta in Amazzonia, in Australia e in Alaska. L’economia e la politica planetaria si era profondamente trasformata. Le borse mondiali si erano svuotate per un 70%. Erano sopravvissute solo le imprese con i bilanci autentici. Migliaia di professionisti avevano dovuto cambiare mestiere. Commercialisti, auditors, avvocati si erano dovuti riciclare a insegnare a far di conto nei paesi emergenti. I pubblicitari e gli avvocati a fare le guide nei musei o gli animatori nei villaggi turistici. Le religioni erano state abbandonate dai fedeli e i vari sacerdoti. muftì, sciamani si nascondevano, in attesa di una tranquilla dipartita, per non rispondere ad altre imbarazzanti domande. Le televendite scomparse. Al loro posto un impetuoso sviluppo del commercio via internet su cataloghi assolutamente veritieri. Spariti i commercianti, in grande diminuzione i ladri. Resistevano i cleptomani grazie ai loro disturbi psichiatrici ma la loro incidenza era minima. Tra gli assassini, stazionari i serial killer, che uccidevano senza motivo. Scomparsi i politici di professione e il conflitto di interesse. I parlamenti erano affidati ai premi Nobel e si votava su opzioni riguardanti il miglioramento delle scuole, dell’attività artistica, dell’ambiente. Crescevano artisti, poeti e scienziati, diminuivano velocemente eserciti e armamenti. Anche i matrimoni stabili e le coppie di fatto si erano ridotti drasticamente e questo creava problemi per una eccessiva domanda di case. Fu perciò provvidenziale l’idea avuta da Isaiah Horowitz. Lui e Samuel Lewis, prima che tutta la polvere venisse dispersa ai quattro angoli del mondo, avevano messo a punto un antitodo specifico che permetteva solo di omettere gli innamoramenti improvvisi tra uomini e donne,tra donne e donne, tra uomini e uomini.
“ Resterà efficace – annunciò Isaiah, presentando il LAOP ( la Pillola Dell’Omissione Degli Affari Amorosi ) all’Assemblea delle Nazioni Unite – venti anni. Quanto ci occorre per portare a termine la colonizzazione di Marte. Poi sarà bene che l’umanità si innamori liberamente alla luce del sole, abolendo anche il concetto dei tradimenti d’amore”
Il venerdì successivo, al barbecue del ranch dei Lewis, Samuel dava un appuntamento alla sua rossa irlandese, mentre le offriva un Martini. A qualche decina di metri la moglie Sara, sotto il tavolo del patio, intrecciava la sua mano con quella di Isaia Horowitz.

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