L’aereo da Bogotà per Curaçao è pieno di giovani donne colombiane. Vivono a Bogota, a Cali, a Santiago de Barranquilla. Per molte di loro la prima tappa è Campo Alegre a Curaçao, il più apprezzato bordello dei Caraibi. Altre rimbalzeranno verso Aruba, Bonaire, Saint Martin, Santo Domingo, tappe obbligate dei croceristi europei e nordamericani. Vanno a fare la vita con la stessa determinazione delle mondine venete quando si spostavano in treno verso il vercellese, ormai impoverito di manodopera dalla crescita dell’industria automobilistica.
I voli sono sempre in overbooking per la grande abbondanza di richieste e il mio aereo è animato da un chiacchiericcio allegro che coinvolge anche gli altri passeggeri. Il personale di bordo, rassegnato al continuo via vai, tra una fila e l’altra, non interviene più con le sue cantilenanti raccomandazioni. Scie di profumi, intensi e dolciastri, si impossessano delle narici, stravincendo sui miasmi di kerosene. Ombelichi che tracimano da jeans incollati alla pelle; seni siliconati e natiche rotonde e rigogliose, come cocomeri, ballonzolano all’altezza degli occhi dei passeggeri e si strofinano allegramente sui vicini quando las chicas entrano nella fila o ne escono. Ci sono anche alcune coppie, parejas; lui e lei fisicamente splendidi, quasi tutti meticci: una volta a Campo Alegre si separeranno e lavoreranno nel bordello che ha una sezione per turiste emancipate, in cerca di emozioni forti.
Mezzora prima dell’atterraggio, come d’incanto, cade il silenzio. Ognuna delle giovani donne, con il suo beauty case sul ripiano, si concentra nel maquillage della bocca e degli occhi, esaltando, con colori vistosi, l’aggressiva sensualità dei volti. Qualcuna addirittura cambia pantaloni e top, con una sosta veloce nella toilette. L’ultimo atto è il riempimento della carta di sbarco. La professione dichiarata è identica per tutte : secretaria de impresa. A crederle sulla parola sembrerebbero l’avanguardia di una convention dell’impresa latino americana. Ma forse è proprio così : il turismo sessuale è un settore fiorente e crea posti di lavoro.
Mezzora prima dell’atterraggio, come d’incanto, cade il silenzio. Ognuna delle giovani donne, con il suo beauty case sul ripiano, si concentra nel maquillage della bocca e degli occhi, esaltando, con colori vistosi, l’aggressiva sensualità dei volti. Qualcuna addirittura cambia pantaloni e top, con una sosta veloce nella toilette. L’ultimo atto è il riempimento della carta di sbarco. La professione dichiarata è identica per tutte : secretaria de impresa. A crederle sulla parola sembrerebbero l’avanguardia di una convention dell’impresa latino americana. Ma forse è proprio così : il turismo sessuale è un settore fiorente e crea posti di lavoro.
La ragazza che mi siede accanto è anche lei una secretaria. Ma non si è preoccupata di truccarsi. Durante tutto il viaggio. si è lamentata, massaggiandosi lo stomaco e il ventre. Ho il sospetto che sia una bolitera. Si chiama così, chi trasporta, ingoiandoli, qualche decina di ovuli di plastica pieni di cocaina. A volte gli involucri, attaccati dai succhi gastrici, si rompono prima che la malcapitata possa liberarsene per vie naturali, causandone la morte da overdose. I ritardi imprevisti, durante un viaggio dalle Antille all’Europa, sballano i conti del bolitero, condannandolo a una atroce agonia.
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