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sabato 29 gennaio 2011

Pasolini


In questa lunga notte buia
di servi sicari in agguato.
calata come nero sudario
sul Paese diventato più sporco,
il sangue rappreso dell’Idroscalo
s’è sciolto a rosseggiare
come gocce di memoria
che non s’arrende.

Risuona,
dai quartieri del Tiburtino
al Pincio e al Velabro
fino all’osteria sull’ansa del Tevere,
 la voce dolce e mite
del Poeta nostro e diverso
che solitario accusava
gli assassini dell’innocenza.

Assopita ma intatta
riconsegna al suo popolo
le parole da dire
e le mani da stringere
per riportare l’alba. 

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