Quanto è facile amare con la pelle
e accontentarsi della carezza
dei raggi caldi del sole
ad ogni giro di cielo.
Quanto dolore e quanto sangue
nell’amore che nasce nell’animo
e chiede l’assoluto palpito dell’altro.
Eppure si riconoscono e si vedono,
si annusano e si fondono
i due amanti imprigionati dagli occhi.
Ma nulla possono.
Quando giungono così vicini,
da smemorarsi senz’altra identità
che un semplice e sussurrato Noi,
s’ergono le solitudini cinte di cicatrici
e armano le mani d’appuntiti pugnali.
lunedì 14 marzo 2011
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